lunedì 31 dicembre 2012

Chi siamo noi?...

"Chi siamo noi? I Boys!". E' questo l'urlo ripetuto per tre volte che accompagna i ragazzi delle 2 stelle fin dai primi anni '80 in cammino verso lo stadio in casa e in trasferta.

Nel caso di questo blog invece la risposta è diversa.
Alla domanda "Chi siamo noi?" si deve rispondere "Non siamo i Boys".
E "noi" non siamo neppure un gruppo.

Il Direttivo dei Boys negli anni '80
Sono un tifoso del Parma che come la maggior parte dei ragazzi parmigiani è cresciuto tra i gradoni della Curva Nord, oggi Curva Nord Matteo Bagnaresi, e che prima ancora stazionava in quella parte di distinti laterali sud che al tempo faceva parte del settore popolare del Tardini, dove è nato il tifo più ardente e legittimo erede del disciolto Parma Club "I Danè", tanto da averne ereditato lo storico striscione "Un solo grido alè crociati".

Non sono iscritto ai Boys, nè ovviamente faccio parte del Direttivo.
Lo sono stato ma andiamo indietro di troppi anni, da qualche parte a casa dovrebbero esserci ancora le mie tessere dei Boys e dei Crusader Ultras Supporters.
Voglio bene al gruppo dei Boys tanto quanto ne voglio al Parma Calcio.
Ho ancora in essere belle amicizie con chi con me ha organizzato il tifo a Parma in quei primi anni e mantengo contatti con i Boys di oggi partecipando, come di recente, alle riunioni sul tema del Centenario.

L'adesivo dei CUS degli anni '80
ispirato allo striscione de "I Danè"
L'idea di questo blog mi è venuta appunto all'indomani di una di queste riunioni, nella quale sono emerse diverse idee ragionevolmente attuabili, alcune delle quali sono già state riportate e altre sono in via di stesura.
Le idee qui riportate non sono tutte mie, le riporto dopo averle condivise con amici tifosi e non desidero che l'idea proposta sia identificabile con una singola persona.
L'idea se vale deve avere una forza autonoma per arrivare a chi deve metterla in pratica e prendere le decisioni in merito.
Da parte mia non cerco pubblicità personale, non mi occorre, e nemmeno di guadagnare qualcosa con questa iniziativa.
Come potete vedere il blog non riporta alcun messaggio commerciale, pur essendoci gli strumenti per inserirli.
L'unico motivo che lo anima è la passione per il Parma Calcio.

Non sono un giornalista, nella vita mi occupo di altro e soprattutto per il tempo dedicato alla mia attività temo che il blog non avrà degli aggiornamenti puntuali e vorrete perdonarmi se la scrittura non è delle migliori.
Non ho rapporti con il Parma FC, l'unico contatto che ho avuto è stato nel corso del primo anno della attuale gestione con una fugace stretta di mano con il Presidente Ghirardi alla festa dei Boys in quel di Lemignano, e pur non possedendone nemmeno lo 0 virgola percento il Parma FC è comunque "la mia società".

Il blog "Centenario del Parma Calcio 1913 - 2013" non è quindi espressione dei Boys Parma 1977 o di altre organizzazioni e non parla a nome di alcuno.
I Boys mi hanno onorato di pubblicazione sul loro sito ufficiale riportandone correttamente la fonte e hanno diffuso un comunicato nel quale si dava risonanza a questa piccola impresa e disponibilità a collaborare.
Li ringrazio per questo e per tutto quello che fanno.

Detto ciò mi rivolgo a tutti voi tifosi del Parma per inviare le vostre idee per festeggiare il Centenario e per raccogliere i vostri ricordi e le vostre storie legate al Parma Calcio, perchè domani siamo nel 2013, è l'anno del Centenario del Parma Calcio.

6 commenti:

  1. Caro Centenario,

    un mio lettore, Marcello, nel segnalarmi questo Suo articolo mi ha scritto: "Lei non viene nominato ma il post è una chiara risposta al suo articolo".

    Ed in effetti Marcello ha ragione, lei ha dato una risposta, ma la domanda, sul suo blog, non appare. Lei risponde che non è uno dei Boys, però non ha scritto chi questo dubbio lo ha posto, appunto "stadiotardini.com" (ora divenuto stadiotardini.it), nel post dal titolo:
    http://www.stadiotardini.it/2012/12/centenario-parma-calcio-un-blog-raccoglie-le-idee-della-base.html

    Lei stesso, poi, il 31.12 è intervenuto con un commento su stadiotardini.com (http://www.stadiotardini.com/2012/12/centenario-parma-calcio-un-blog.html?showComment=1356969065836#c3888920898693427456)
    in cui mi ha scritto:
    "Caro Majo,
    ringrazio per il commento e nel formularLe i miei migliori auguri per l'anno del Centenario ne approfitto per alcune precisazioni.
    Come ho spiegato oggi sul blog non sono uno dei Boys e quindi nemmeno un componente il Direttivo.
    Il titolo "E' Natale, pensando al prossimo" aveva volutamente la doppia lettura, ossia il "prossimo" Natale, quello dei 100 anni del Parma, e il "prossimo" inteso proprio come "amerai il prossimo tuo come te stesso" di cristiana memoria, in particolare nella chiusura dello scritto quando si fa riferimento ad un'asta benefica a favore del volontariato cittadino.
    Per quanto riguarda il concerto verdiano al Tardini è mia intenzione riprendere questa idea prossimamente sul blog.
    Buon anno del Centenario a Lei e a tutti i Suoi lettori."
    Dunque perché non citare stadiotardini.com quale estensore della domanda "chi è" CentenarioParmaCalcio ?
    Cordialmente
    Gabriele Majo - direttore stadiotardini.it

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    1. Caro Direttore,
      ho postato il Suo commento appena l’ho visto e Le rispondo solo ora perché il tempo che posso dedicare al blog è purtroppo poco.

      Sono andato a rileggermi il Suo articolo del 28 dicembre ultimo scorso e la domanda, così come Lei la intende in questo intervento e come la intende il Suo lettore Marcello (che qui però non ha scritto alcuna lamentela), io proprio non la leggo.
      Si può leggere che il Suo giornale "razionalmente pensa di ricondurlo ad uno dei componenti del direttivo dei Boys" e non mi sembra una domanda.
      Partendo da questo presupposto sbagliato Lei attribuisce ai Boys posizioni che nel blog non sono nemmeno state citate, vedi le bandiere crociate o la “prostituzione” del Tardini.
      Quindi, pur apprezzando il Suo commento per lo spazio che ha dedicato al blog ma soprattutto all’argomento, che mi interessa di più, ovvero il Centenario del Parma Calcio, devo “razionalmente” far presente che Lei ha fatto delle considerazioni errate.
      Anche la Gazzetta di Parma.it il 19 dicembre, prima di Lei, ha titolato “blog dei Boys” ma non mi risulta che qualche lettore abbia sollecitato lamentele.
      Si, forse avrei dovuto aggiungere “a seguito di resoconti della stampa on line non esatti si precisa quanto segue….”.
      Sono alla prima esperienza da blogger, probabilemte l’ultima, non sono esperto quanto Lei.

      Ho avuto modo anche di vedere le Sue risposte del 31 dicembre 2012 alle ore 17.21 e 17.36 http://www.stadiotardini.com/2012/12/centenario-parma-calcio-un-blog.html al mio commento che Lei ha qui riportato e diciamolo pure che non aveva certo bisogno dello stimolo di tal Marcello per intervenire in questo modo.
      Si può dire anche che Marcello non è neppure un Suo semplice lettore ma un vero e proprio alter ego come si può capire leggendo il commento del 22 ottobre 2012 alle ore 17.39 sul Suo giornale on line http://www.stadiotardini.com/2012/10/lopinione-di-majo-dopo-parma-sampdoria.html

      Ad ogni modo però se è vero che occorre superare la logica delle parrocchiette, come ha riportato anche Lei nel Suo pezzo, che senso ha questa polemica, se il sito è stato citato o meno, io credo che il Suo non abbia certo bisogno della visibilità di una piccola iniziativa come questa.
      Vede, se Lei in futuro ritenesse di non citare il blog del Centenario, mi creda, il problema non si porrebbe.
      Come ho scritto, la pubblicità non mi interessa, ne averla ne farla.
      Quello che mi preme è che le idee da proporre per festeggiare il nostro (anche il Suo e di Marcello) Centenario abbiano visibilità, io faccio quel poco che posso, Lei può fare molto più di me.
      Mi aspetto quindi da Lei, dai Suoi collaboratori e dai Suoi lettori una straordinaria partecipazione creativa con idee, storie e ricordi per i 100 anni del Parma che, se non vorranno essere raccolti su questo blog, troveranno certamente spazio sul Suo giornale on line.

      E ora che è stato dato abbondante spazio al Suo giornale, La prego di non intervenire nuovamente su questa questione, fosse stato per me non sarebbe neppure iniziata, e nel caso non darei alcun seguito ne qui ne in altre sedi.
      Dedichiamo il nostro prezioso tempo alle idee per il Centenario del Parma Calcio, è molto meglio, non crede?

      Cordialità.

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  2. Caro Centenario,

    dal momento che, in conclusione mi pone una domanda mi induce a darle una risposta. Ma ne approfitto anche per qualche chiarimento perché le inesattezze vanno corrette, come Lei giustamente ha fatto a proposito dei miei errori.

    Sono d'accordo con lei che il nostro tempo prezioso vada dedicato alle idee per il Centenario, e, qualcosina in questo senso penso anche di aver già fatto - vedesi appunto la cassa di risonanza che ho creato attorno alla proposta del presidente della Corale Verdi Andrea Rinaldi di abbinare il 100° del Parma Calcio al 200° di Pepino, suggerimento avanzato ben due anni fa e poi rimasto lettera morta, anche se poi c'è chi si fa bello dicendo che il Parma ci starebbe già pensando - ciò non toglie che proprio per superare la logica delle "parrocchiette" dovrebbero cadere quegli antipatici veti incrociati per cui di qualcuno si può parlare e di qualcun altro no, di qualcuno si può scrivere e di qualcun altro no, così cara nella nostra amata Parma e pure nella nostra amata Curva Nord. "Soragna" (membro del direttivo dei Boys), che pensavo fosse il curatore di questo spazio virtuale, mi aveva appunto parlato di questo intento comunitario pro Centenario che facesse sotterrare per questo nobile scopo l'ascia di guerra a tutti. Posto che io non mi sono mai sentito in guerra con nessuno avevo dato lui immediatamente la mia disponibilità. Non a caso non mi sono limitato a pubblicare un comunicato stampa peraltro mai pervenuto (perché per chi l'ha veicolato, evidentemente, il quotidiano on line che dirigo - regolarmente registrato come testata giornalistica in tribunale - non è degno di essere considerato, in virtù, immagino io, di precise prese di posizione del passato, in cui avevo stigmatizzato dei comportamenti che a mio parere lo meritavano) ma ho dedicato una intera mattinata per approfondire, copia-incollare, inserire collegamenti ipertestuali, foto e quant'altro a proposito di questa lodevole iniziativa, chiunque l'avesse partorita e senza che nessuno me lo avesse chiesto, ma solo per spirito giornalistico e comunitario.

    Se mi sono permesso di scriverLe dicendo che se dava una risposta (di chi è il blog, o meglio: di chi non è) poteva anche scrivere chi aveva fatto la domanda non è per mero interesse pubblicitario, tanti o pochi che siano i suoi lettori, ma per un discorso di principio, perché è corretto rendere merito (e pure demerito) a chi ce l'ha. Lei si è sentito di spiegare che la sua è una libera iniziativa - indipendente dai Boys, che però sistematicamente "ripetono" i suoi post - dopo che un articolo approfondito (e non un mero comunicato stampa) pubblicato dal mio giornale on line aveva parlato del suo blog: dunque perché non render merito? Perché non dirlo chiaramente? Se poi sia io che il mio omonimo Balestrazzi (capo redattore di gazzettadiparma.it) senza parlar tra di noi abbiamo avuto la sensazione che ci potesse essere la mano dei Boys in questo progetto probabilmente ci sarà un motivo: lui, magari, avrà ricevuto la notizia del "lieto evento" (cioè la nascita di questo blog) magari da una mail inviata dall'indirizzo dei Boys (ipotizzo, perché io non ricevo i loro comunicati: amen, quel che mi interessa riprendere lo trovo sul loro sito); io, invece, perché avevo sentito che qualcosa stava nascendo.
    (CONTINUA)

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  3. (PROSEGUE) - Lungi da me ogni istinto polemico: però è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. Io continuerò a parlare del vostro blog, che seguirò con estrema attenzione, e continuerò a citarvi, come cito i Boys, come cito tutti i giornali stampati o on line che mi offrono spunti di approfondimento. Solo mi piacerebbe essere ricambiato: non c'è nulla di male. Già ci sono altre piazze virtuali dove esistono ridicoli veti su copia incolla da certi siti (magari qualcuno nel frattempo è pure stato sdoganato), perché c'è il suggerimento di parlare solo di altri... Penso che un blog dedicato al Centenario non si debba macchiare di tali piccinerie. Poi potete anche criticare una idea se la ritenete non all'altezza, bocciarla apertamente, tutto quello che volete: ma dite di chi è: non c'è niente di male...

    Infine: poteva evitare di definire "Marcello" mio alter ego: a parte che non so se quello che lei ha pescato nello spazio commenti dopo Parma-Sampdoria (complimenti per la pazienza nel cercarlo) sia il medesimo che via e-mail mi aveva segnalato il suo articolo (lui mi aveva precedentemente scritto in privato pensando che ci fosse Settore Crociato dietro la sua iniziativa, e io gli avevo detto che avevo molti dubbi al riguardo: quindi anche lui non voleva polemizzare, ma solo segnalarmi la sua "risposta"): ce ne sono diversi, di Marcello, che postano e quindi non è detto che sia la medesima persona. Quel che è certo è che non è un mio alter ego: io di alter ego non ne ho. Quel che devo dire o scrivere lo dico o lo scrivo direttamente, mettendoci la faccia. Sempre. Non ho bisogno di altri nick name, o "imitazioni".
    Da parte mia, ribadisco, non c'è e non c'era alcun spirito polemico o voglia di pubblicità: ma solo la legittima aspettativa che fosse riconosciuto il mio lavoro e la mia attenzione.
    Cordialità
    Gabriele Majo - direttore www.stadiotardini.it

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  4. Caro Direttore,
    scemo io che ho chiuso l'intervento con una domanda.
    Vede l'inesperienza?

    Questione chiusa.

    Buon lavoro.

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  5. Caro Centenario,

    Lei deve esser davvero inesperto, (nonostante il Suo secolo di vita...) se anche stavolta chiude il suo intervento ponendomi una domanda...

    Ovviamente lo dico col sorriso sulle labbra, condividendo in pieno il suo desiderio di considerare la questione chiusa e di voler proseguire in piena armonia la nostra conoscenza virtuale.

    Cordialmente
    Gmajo

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